giovedì 15 marzo 2007

Il mio lavoro

Il lavoro rappresenta per la maggior parte delle persone che conosco il cardine su cui ruota la propria vita. Ci sono persone che continuamente non mi parlano altro che di lavoro, obiettivi, soluzioni e tutto quanto concerne questo mondo.
Essendo un appassionato di tecnologia fin da piccolo, non ho avuto problemi, a scegliere il mio lavoro.
Faccio il consulente tecnologico.
Si perche' in realta' sono un consulente informatico, ma la gente, soprattutto nella mia citta', che posso definire piccola e fatta ancora di passaparola, mi chiede di tutto.
Ci sono stati momenti che a casa avevo gli aggeggi piu' strani, dai telecomandi della tv ai computer ai navigatori gps di una volta...
La mia grande passione e' anche il mio lavoro!

Ho iniziato penso a 4/5 anni con lo smontare tutto quello che avevo sotto mano. Una volta (io ne ho un vago ricordo, ma in compenso i miei lo ricordano bene!!!) smontai una televisione a tubo catodico senza cacciaviti e pinze, esclusivamente con le mani, i coltelli da cucina e lo schiaccianoci. I miei se ne accorsero ad opera compiuta.
Avevo 5 anni!

Ero convinto a quell'eta' che il mio lavoro sarebbe stato lo 'spascia-carrozze' (smontatore di macchine) e andavo spesso a trovare uno spasciacarrozze vicino casa di mio zio. Una gioia immensa quando mi regalarono il quadro di una simca....

Poi iniziai ad andare a scuola e nell'81/82 mi fu regalato uno ZX81 della Sinclair, papa' del poi piu' celebre ZX Spectrum.
Ricordo che lo collegavo alla televisione, che si vedeva in bianco e nero, che dopo un po' che stava acceso iniziava a deflettere l'immagine.
Non c'erano giochi per quel coso, solo una volta trovai in edicola una rivista che ne parlava, e trovai un codice sorgente per un un omino (costituito da un quadratino) che veniva inseguito sullo schermo.
Per il resto non ebbi modo di farci nulla, tranne che qualche programmino in basic che copiavo dal manuale, ma che gia', proponevo con delle varianti.

Da li inizio' questa avventura nel mondo dell'informatica.
Non persi piu' di vista l'evoluzione dei computer....
Dallo Zx81 sono passato al Commodore 16 e 128.
Poi ho avuto un personal computer.

Comprai un Amstrad 1640. Monitor in bianco e nero (ma era un monitor e non una tv), mouse, tastiera, 640kb di ram e floppy da 5,25", sistema operativo Dos 3.2.
Da li 386, 486, Pentium, ecc...
Ricordo l'emozione di avere a casa un computer. Il non dormire la notte per provare procedure e creare programmi.
Sono passati ben 26 anni dallo ZX81 e sono passati 26 anni anche per me.
Devo dire che nell'avere tra le mani oggi dei dispositivi come palmari, notebook e altro, non mi da la stessa sensazione che mi dava allora.
Tutto mi sembra scontato.

Non e' passato molto da quando navigavo con l'analogico per collegarmi alle bbs della mia citta' o ad itapac a 14,4k/s adesso sono col wifi appoggiato su una rete da 10mbit/s che scrivo su questo diario in un sito web di un server distante da me migliaia di km.
Questa evoluzione ha fatto in modo che persone come me, debbano continuamente stare li a studiare. Buona parte della mia giornata la passo d'avanti al computer, per lavorare ma soprattutto per studiare.
Le aziende per cui collaboro, mi chiedono ormai soluzioni per come proteggere i loro dati, ottimizzarli, gestirli, intepretarli, modificarli.
Il tutto e' costituito da un flusso di informazioni e da centinaia di operazione e procedure al secondo che i computer riescono ad elaborare.
Sono passati 26 anni ma quello che oggi fa il mio cellulare e' distante migliaia di anni luce da quello che riusciva a fare il mio glorioso Zx81.

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